Artist's Statement
La figura umana ha di per sé qualcosa di misterioso, il suo processo di nascita, la sua ciclicità, e il suo decadimento. I volti e i corpi mi hanno sempre affascinato fin da piccolo, non solo per la loro realizzazione, che spesso è una sfida con me stesso, ma anche il mistero che si nasconde dietro a ciò che è visibile, capire un gesto, catturare attraverso lo sguardo un'emozione: per questo la mia arte si materializza con una figurazione per così dire introspettiva. Una forza che mi spinge a dare visione a concetti che difficilmente oggi riusciamo a comunicare, capire il funzionamento dell'esistenza della natura umana è uno dei principali stimoli della mia arte.
La mia prima fase di ricerca nasce nel 2011 durante il mio primo anno di accademia, sentivo già il bisogno di esprimermi attraverso la pittura, iniziando una ricerca artistica con una struttura ben delineata e racchiusa poi in una tesi finale, che prende il nome dell'omonimo progetto “Trasmutazioni dell’io”, un parallelismo tra il lavoro dell'alchimista e quello dell'artista, cioè prendere le emozioni interne e tramutarle nella materia esterna. Il punto chiave delle mia ricerca è la duplicità, essa è già presente sotto infinite forme nella natura, e come ogni essere vivente al suo interno è governato dalle stessi leggi naturali. Da qui ho iniziato a cercare un modo per rappresentare la duplicità dell’uomo, vedere nello stesso attimo la sua forma corporea e la sua parte velata, la sua anima, coesistere insieme, portando su tela gli stati e le emozioni collettive dell’animo umano, analizzando l'inconscio e la carica psicologica attraverso il volto o tramite la posa di un corpo, giocando con i contrasti di luce e ombre per il corpo, e di trasparenze soprattutto con le tonalità del blu, colore predominante, per la rappresentazione dell’anima e dello spirito.
La mia ricerca sia artistica che stilistica tenta di favorire l’equilibrio tra anima e corpo, un’indagine di ciò che visibile e non, del resto secondo me l’arte ha il compito di entrare con l’osservatore e dare una chiave di lettura di come funziona il mondo, lo scopo dell’arte infine è quello di capire cosa accade dentro e fuori il nostro universo. Come una trama di una superfice noi vediamo solo l’uniformità invece che il dettaglio, che è la somma di micro particelle che ci permettono di avere diversi stimoli quando guardiamo o viviamo qualcosa. Per questo l’uso della tecnica ad olio, perchè mi permette di costruire diversi strati per rafforzare il mio messaggio. Cerco di creare opere in cui l’evento reale deve ancora svolgersi o è appena finito, mi piace realizzare una figura dove possa prendere significati diversi, innescando nello spettatore il senso di dualità che si sviluppa attraverso diverse interpretazioni, un susseguirsi di immagini a più livelli in cui viene messa in discussione la fragilità della nostra realtà apparentemente certa, immagini oniriche in cui la finzione e la realtà si intrecciano. Le figure dipinte spesso sono personaggi dalle sembianze piacevoli ma dall'aria malinconica e pensierosa come ad esprimere il decadimento e le fragilità del corpo e dell’animo umano.
Nel 2017 il mio percorso artistico si dirige verso un'altra dimensione, seppur collegata con quella precedente. Grazie anche alle influenze vissute per un certo periodo nella città eterna, come la magnificenza dell’arte classica e delle opere rinascimentali della capitale. Nasce così il progetto “Oltre il Mito” attualmente ancora nella prima fase. Questo progetto è inteso come narrazione del principio del mondo e dell’uomo, una ricerca che attinge al modello originario, l'archetipo, che non è altro che la rappresentazione da parte dell’uomo del suo inconscio. In origine l’uomo primitivo non fa altro che raccontare il mito, proprio perché ne sente l'esigenza di manifestare ogni esperienza sensibile, quindi prendo riferimento dalla valenza narrativa del mito, in cui lo scopo alla fine è quello in un certo modo di chiarire tutto quello che si trova nel mondo. Un racconto e analisi degli archetipi dei personaggi dei miti e delle leggende. Ispirandomi sia alla narrazione ma anche all’iconografia pittorica moderna e contemporanea, allo studio filosofico e psicologico dell’uomo, ricreando anche qui la duplicità tra corpo terreno e anima divina. Tela dopo tela ogni personaggio è collegato all’altro, raccontando attraverso le simbologie la storia dell’umanità stessa.